Nascondino – Lc 1,46-55

Nascondino – Lc 1,46-55

In quel tempo, Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».

Ho scoperto che esistono i tornei internazionali di nascondino. Incredibile: non pensavo fosse una cosa così seria. E dire che ce lo aveva già insegnato Maria un mucchio di tempo fa…

Mi piace pensare che il magnificat parli proprio di questo. E’ sicuramente un inno molto conosciuto, ma, proprio per questo, può essere letto un po’ superficialmente, come qualcosa di “già sentito”.

In realtà, l’inno di Maria porta in sé una carica rivoluzionaria e sconvolgente. La ragazza di Nazaret scorge, con la sua vista acuta, i semi di bene nella storia e ne intravede la realizzazione nel passato, nel presente, nel futuro.

La sua lettura della storia è molto diversa da quella che studiamo a scuola. Maria non parte dalle guerre, dai matrimoni tra rampolli di regni differenti, da interessi economici…

Maria accetta di giocare a nascondino con il bene. Si diverte quasi a cercarlo nelle pieghe della vita, nei pertugi della storia dell’umanità, spesso così ferita e stanca. Essa non si ferma alla superficie, ma si immerge per rintracciare le tracce di quel Dio a cui ha affidato la propria vita e che ha deciso di custodire e di difendere.

La vergine di Nazaret non è matta: ha davvero visto «i superbi dispersi nei loro pensieri» e «i potenti caduti dai troni». Essa è realmente testimone che «gli affamati sono stati ricolmati di beni». Queste cose accadono: ma bisogna lottare per non lasciare impigrire il cuore, perché non veda solo il male, che spesso è ciò che è più evidente.

Per la nostra gioia, per il bene dei fratelli, bisogna allenarsi a giocare a nascondino.

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