Raggio traente – Gv 6,44-51

Raggio traente – Gv 6,44-51

In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Nessuno può venire a me, se non lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Sta scritto nei profeti: “E tutti saranno istruiti da Dio”. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me. Non perché qualcuno abbia visto il Padre; solo colui che viene da Dio ha visto il Padre. In verità, in verità io vi dico: chi crede ha la vita eterna.
Io sono il pane della vita. I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non muoia.
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Questa faccenda che il Padre «attira» mi ha incuriosito molto. Allora, da bravo topo di biblioteca, sono andato a controllare. Il verbo utilizzato in greco ricorre tre volte nel vangelo di Giovanni. Una è qui, una è quando Gesù dice «io, quando sarò elevato da terra, attirerò tutti a me» (Gv 12,32), una – ed è la più curiosa – è quando, di fronte al Risorto, i discepoli “attirano” a terra le reti piene di pesci (Gv 21, 6.8).

Si tratta, quindi, di una forza singolare. Non riguarda tanto i muscoli e il sudore, ma l’intenzione e il desiderio. Il Padre attira perché intercetta un nostro grido profondo, un’esigenza di vita e di libertà che ognuno di noi porta nel cuore.

Il suo è un attirare perché affascina e seduce ed esalta. Il Padre di cui parla Gesù non fa paura: uno che incutesse timore non attirerebbe, al massimo trascinerebbe o costringere. Non si tratta di un raggio traente come nei film di fantascienza degli anni ’70, in cui il malcapitato esemplare umano (magari nel sonno, poveretto) veniva catapultato nell’astronave aliena.

Qui essere attirati dal Padre verso la risurrezione che dona il Figlio comporta una qualche attenzione e disponibilità da parte nostra. Almeno una curiosità iniziale, una fiducia di base. Noi uditori della Parola siamo solleticati da questa proposta di una vita rinata, autentica, donata, profondamente umana e, proprio per questo, profondamente divina.

E se la proposta di Gesù fosse vera?

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