Elementare, Watson – Gv 15,12-17
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Amore incondizionato: così definiamo quello che Dio prova per noi. E facciamo bene. Poi arrivano però brani come questo: «voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando». Se. Questa ci sembra una condizione, no? A condizione che facciamo ciò che comanda, allora siamo suoi amici. Un po’ di perplessità nasce.
Eppure. Facciamo per un attimo i detective. Se siamo al parco e vediamo una signora sorridente che gioca con un bambino di fianco, altrettanto sorridente, che la chiama “mamma”, cosa pensiamo? Chi è questa signora? Probabilmente sarà sua madre. Ma è sua madre per il fatto che il bambino gioca con lei e la chiama mamma o non è piuttosto il contrario? In altre parole: è prima di tutto perché è sua madre che il bambino, allora, la chiama mamma e gioca con lei tranquillo e felice.
Così noi ascoltiamo e mettiamo in opera i comandi del Signore, perché così saremo suoi amici o non è piuttosto il contrario? E’ prima di tutto l’amicizia con Gesù, ovvero il fatto che egli «dà la sua vita» per noi, che ci rende capaci di seguire le strade dell’amore, segnate dai suoi «comandi». Senza il dono di sé, rischieremmo di covare in cuore troppa diffidenza, troppo pregiudizio, troppa paura.
Il primo passo è di Dio: è lui che «ha scelto noi». A noi, ora, la mossa.
Un pensiero su “Elementare, Watson – Gv 15,12-17”
impossibile trovare un altro amore cosi grande…siamo ” amici” suoi perche ci ha detto tutto ciò che il Padre ha detto aLui, ci tarra da uguali a LUI…noi con le nostre pecche, limiti, peccati…
” amico, quello che devi fare fallo subito ” Ha detto a Giuda…non ha tenuto in conto che stava per tradirlo, non ha tenuto in conto che pietro lo avrebbe rinnegato…in fondo gli apostoli, con i propri limiti, lo amavano.