Voce e profumo – Mt 9,27-31

Voce e profumo – Mt 9,27-31

In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi.
Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

Mi sono sempre chiesto com’è possibile che un cieco guidi un altro cieco. Di più, è proprio il vangelo a dire che non funziona così (cf. Lc 6,39). Eppure, nell’episodio che leggiamo oggi, si parla di due ciechi che seguono Gesù. Come fanno?

Mi piace pensare che ascoltino la sua voce e seguano il suo profumo. Udito e olfatto sono sensi un po’ sottovalutati, abituati come siamo a immagini che ci bombardano 24 ore su 24. Eppure sono molto importanti, perché registrano il passaggio di qualcosa che va colto e interpretato. La voce e il profumo sono segni di qualcuno che passa, non come un fermo immagine che non genera dubbi o perplessità, chiaro nella sua staticità, ma come l’appello a rischiare e a fidarsi.

Questa, per i due ciechi, è la fede per la quale avviene ciò che desiderano. La capacità di rischiare seguendo un’intuizione, un profumo appunto, la piacevole scia che ci dice che qualcuno è passato e continua a passare, benedicendo la nostra vita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0Shares