Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.

Sono brani come quello di oggi che hanno fatto capire agli esegeti che il linguaggio di Giovanni è molto bianco-nero, decisamente netto nella sua visione del mondo. C’è «chi viene dall’alto» e «chi viene dalla terra»… ma non è una competizione!

Giovanni non segna la differenza tra chi pensa alle cose “spirituali” e chi invece è invischiato in quelle “corporali”, perché tale differenza, per il principio di incarnazione, non esiste. No, nel dialogo tra Gesù e Nicodemo l’evangelista vuole mettere in risalto la grande libertà e onestà del maestro di Galilea.

Sì, egli è libero e liberante, perché non impone la propria «testimonianza» attraverso segni inconfutabili, ma affida il suo messaggio alla capacità di discernimento di chi lo ascolta. E’ l’uditore che decide in cuor suo se «accettarne la testimonianza» e quindi «confermare che Dio è veritiero».

In fondo, è un segno di grande umiltà e di fiducia nei confronti di ciascun essere umano. Ecco la differenza tra i “celesti” i “terrestri”: i primi non si fermano semplicemente allo “spirito di gravità” (S. Weil), ma sperano e credono oltre. E’ il principio della fede, che in realtà mettiamo in pratica, senza accorgercene, ogni volta che promettiamo qualcosa, ogni volta che ci innamoriamo e ci sembra sia per sempre…

Si tratta sempre di una scommessa in un futuro che non possiamo toccare con mano, ma per il quale proviamo a coltivare fiducia e affidamento. Chi viene dal cielo ha esattamente questa caratteristica: prova a fidarsi.