Sgiovani: “wet day”

Sgiovani: “wet day”

Ci svegliamo soddisfatti ma con le gambe ancora doloranti per la passeggiata di ieri a Porto (il mio contapassi segnava superata la quota 22mila).

Stamattina si va all’acquapark! Si chiama “Almarante” ed è il più grande della penisola iberica. Davvero bello, ben organizzato, pulito.

E qua ci si divide in tre partiti. Daniele fa parte della fazione “il bar all’ombra è la cosa ideale”. Marco da Bologna predilige quello “mi sono scordato le ciabatte, quindi non faccio il bagno”. Io sono per “no scivoli, la piscina bassa è più rilassante”. I giovani veri, a differenza nostra, sanno divertirsi.

Emilia e Amedeo non si arrendono alla mia fede partitica e per qualche ragione mi trascinano a fare uno scivolo. Alla fine divertente, soprattutto perché fatto insieme. Insomma, una mattinata molto rilassante.

Dopo il pranzo c’è spazio per un altro poco di relax. Alle 17 si parte per il monastero di Ascende, nella regione di Baiaho.

Messa presieduta da p. Carlos, superiore generale. Dobbiamo tornare a credere di più nei nostri desideri: è il suo messaggio di omelia. Ne abbiamo bisogno più di quanto immaginiamo. Poi la rinnovazione dei voti di un fratello dell’Angola, e poi via alla festa che il paese ha messo in piedi proprio per noi. Cibo, balli, belle facce: mix perfetto.

Il succo di oggi? Rilassati con i fratelli e le sorelle e il cammino si farà più facile.

Devo – lo dobbiamo tutti – prendere nota.

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