Sgiovani: sveglia!

Sgiovani: sveglia!

Se la veglia è per i giovani, per gli sgiovani cos’è? Semplice: la sveglia.

È esattamente questa che suona presto stamattina. Gli amici dehoniani portoghesi ci dicono di partire presto per il campo della Grazia, lungo il fiume di Lisbona, per prendere posto per la veglia. Settore B9.

Praticamente, una sorta di odissea. Il sole c’è e si fa sentire. La strada butta il suo calore e ci nega l’ombra. Davvero provante arrivare al nostro settore alle 13. Ma la strategia funziona: prendiamo agevolmente posto (chiaramente per terra).

Lode all’organizzazione portoghese: tanti bagni, chioschi per bevande (necessarie), comodi punti per il refill dell’acqua, volontari ad ogni angolo per fare indicazioni.

Il pomeriggio passa così, tra il tentativo di sopravvivere al caldo, un orecchio pigramente teso alle canzoni Christian pop/rock/metal, una partita a tressette.

Poi la gente si alza, si guarda attorno, va verso la strada: sta per passare il papa. In effetti passa, ma non da noi. Pazienza, i maxischermi suppliscono bene.

Ore 20:45: comincia la sveglia.

Dopo uno spettacolare gioco di droni che compongono varie scritte attorno allo slogan biblico di quest’anno (“Maria si alzò e andò in fretta”), c’è l’esposizione del Santissimo. Il silenzio più o meno completo dopo questo momento è ciò che più colpisce uno sgiovane come me.

Viene letta una preghiera da alcuni giovani, in varie lingue. “Eccomi Gesù, oggi sono qui, in questa Giornata a Lisbona,
Dove. ancora una volta, ti ho incontrato”.

Sì, l’abbiamo incontrato. Nei volti della gente stanca stravolta ma, per qualche ragione, contenta di essere per le strade di Lisbona. Nelle fatiche nostre e dei fratelli con noi. Nell’ansia dei biglietti e degli orari dei voli. Nella felicità di ritrovarsi in famiglia. Nella timida consapevolezza che sperare non passa di moda.

Infine, ti abbiamo incontrato lì, su quell’altare improvvisato, a due km da qui, ripreso dalle telecamere in diretta mondiale: sei quel pane di tutti i giorni, di tutte le domeniche, sempre gratis.

I giovani e gli sgiovani ti incontrano. Non importa dove, ma sei un Signore terribilmente indisponente e non ti arrendi: ci aspetti ad ogni incrocio.

Forse sta a noi il compito di continuare a vegliare. O, nel nostro caso, da sgiovani quali siamo, ci tocca svegliarci.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0Shares