Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé.

Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.

Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.

Mi colpiva un’intervista sentita alla radio di qualche tempo fa. La giornalista diceva a un professore che per aiutare i ragazzi bisognerebbe guardare nella stessa direzione… e lui rispondeva che per poter guardare nella direzione degli stessi ragazzi bisognerebbe guardare in quindicimila direzioni diverse nello stesso tempo.

Questa risposta ha lasciato traccia dentro di me perché avverto un riscontro continuo nella realtà. Nel nostro mondo ricco ci troviamo nella condizione di avere tante opportunità e di rimanere bloccati di fronte alla vetrina della vita. Facciamo fatica a scegliere e a decidere.

Gesù è deciso e va avanti.

Ogni nostra decisione è una pennellata, un tocco che rende sempre più chiaro chi siamo. Dimmi cosa vuoi fare e ti dirò chi sei. Quando ci decidiamo mostriamo chi siamo. Quando scegliamo la strada da percorrere e la destinazione gli altri capiscono chi siamo, da che parte stiamo e offriamo al mondo un’idea meno sfuocata della nostra vita. E diventano anche loro un modo per centrare sempre meglio il bersaglio. No, non sono più uno ostacolo, ma un pungolo necessario per mettere a fuoco le nostre scelte e i nostri passi.

La destinazione di Gesù sei tu. Sono tutti. Proprio tutti.