Aperta o chiusa? – Lc 12,8-12
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».
Per lungo tempo ho letto i primi versetti del vangelo di oggi come un’aperta minaccia: mi pareva che Gesù mi mettesse in guardia dal non riconoscerlo davanti agli uomini, avvertendomi che, come conseguenza, verrei rinnegata da Dio al momento del Giudizio e quindi spedita dritta all’inferno. Qualcosa di simile alla giustizia retributiva umana, o addirittura una ripicca.
Ma come può questo accordarsi con l’immagine del Padre misericordioso e pietoso che lo stesso Gesù ci consegna in tanti altri passi del vangelo? C’è qualcosa che non torna…
Provo allora ad andare oltre la superficie, ricordando che, fin dall’origine della creazione, Dio ha scelto di lasciare libero l’uomo di accoglierlo o di respingerlo.
Rileggendo gli stessi versetti da questa prospettiva, comincio ad intuire che, se non riconosco Dio come Padre e vivo la mia vita facendo a meno di Lui, sono io stessa ad escludermi dalla comunione con Lui, che, fedele alla sua scelta originaria, non può far altro che prendere atto della scelta che io faccio a mia volta.
Lo stesso accade se non riconosco l’amore di Dio per me e l’intera umanità: creo una barriera che Lui sceglie di rispettare e che gli impedisce di accedere al mio cuore.
Se invece mi apro con fiducia all’amore di Dio, posso scoprire di avere accanto un difensore, il suo stesso Spirito, pronto a sostenermi in ogni circostanza della vita, soprattutto nelle più difficili…
Così, allora, forse tutto torna!