In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.
Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Gesù ha appena raccomandato ai discepoli di amare anche i nemici, perché il Padre fa piovere e fa brillare il sole su tutti, buoni e cattivi. Nel brano di oggi Gesù prende ancora il Padre come esempio, e raccomanda ai discepoli di essere misericordiosi.

Essere «misericordiosi come il Padre» vuol dire andare oltre. Oltre il dare per ricevere, oltre l’amare per interesse, oltre il desiderio di vendetta, oltre ciò che ci sembra logico.

Gesù, nelle sue parabole, ci mostra cosa sia la misericordia del Padre. È accogliere il figlio scialacquatore di beni scappato e ritornato, senza fargli pesare il grosso sbaglio commesso. È superare il rinnegamento di Pietro e rinnovargli la fiducia di prima. È perdonare a coloro che lo stanno uccidendo…

Nella vita di tutti i giorni abbiamo moltissime occasioni per esercitare questa misericordia nei confronti dei fratelli, ma è necessario sperimentare anzitutto la misericordia di Dio su di noi. Scopriremo che non siamo né giudicati né condannati, ma siamo perdonati e abbiamo ricevuto ogni bene. Ecco perché perdoniamo, doniamo, non giudichiamo e non condanniamo: siamo entrati nel vortice della misericordia.