Alexa non sa piangere – Mt 23,1-12

Alexa non sa piangere – Mt 23,1-12

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
«Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

Alexa, ti voglio bene.

Parte la canzone.

Sempre la stessa. Forse i modelli nuovi hanno qualche skill in più. Il mio no. E quindi Alexa ed io non ci parliamo da tempo.

Alexa parla solo se interrogata. Ha parole; anche belle, ma gliele devi strappare dal diffusore.

Oggi Alexa e ChatGPT, se ben istruite, possono regalarci parole edificanti e addirittura offrirci dotte omelie e raffinati commenti al vangelo. Ma poi? Cosa resta davvero?

Sovente dimentichiamo che la natura del logos, la parola, è il “ligare”, non, però, «fardelli pesanti e difficili da portare», come facevano scribi e farisei, ma per creare legami con una realtà concreta, esperibile. Una parola seducente, ma che non osa o non ha la facoltà di prendere dimora, di farsi essa stessa carne nella carne altrui imita la verità, non è vera, perché è scollegata dalla realtà, non stringe a sé nessuno, resta sola e lascia soli.

La parola concepita nasce a verità solo se assume su di sé la carne e il sangue dell’altro, se osa impastarsi della quotidianità, bella e brutta, di chi ci sta accanto, soprattutto se sa bagnarsi delle lacrime altrui.

E Alexa non sa piangere. Gesù, la Parola, sì.

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