Grande silenzio

Grande silenzio

«Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c’è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato» (da un’antica «Omelia sul Sabato santo»).

Questo è l’unico giorno dell’anno liturgico in cui non c’è una liturgia della Parola. È il giorno del grande silenzio di Dio, iniziato al culmine della passione che abbiamo rivissuto ieri – quando Gesù sulla croce, sentendosi abbandonato perfino dal Padre, esplode in quel grido «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» – e che sarà spezzato nella veglia pasquale di questa sera.

Dio tace, si rende assente fino al mattino del terzo giorno; ma perché? Non avrebbe potuto far risorgere immediatamente Gesù?

Mi piace pensare che questa attesa sia il modo in cui Dio ci dà la possibilità di sentire la sua mancanza e di desiderare di sentire di nuovo la sua voce. Un atto estremo di umiltà, per dimostrarci che non vuole imporsi, non gli interessa costringerci a credere in lui, ma piuttosto desidera che, in piena libertà, riconosciamo il suo Amore nel sacrificio di Gesù e scegliamo di camminare insieme a lui, verso la vita vera che Cristo Risorto apre per noi.

Anche quest’anno, in questo Sabato Santo, troviamo il tempo per far riposare il cuore in questo silenzio e alimentare di nuovo il nostro desiderio di Dio.

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