Non lasciamolo solo – Lc 6,26-38
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro.
Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Sono le parole più difficili eppure le più amate. Quelle che ci fanno sentire poveri e che svegliano il desiderio di una vera grandezza a dispetto di tutte quelle conquiste ridicole di cui siamo titolati. Quello che non riusciamo a fare, ma che vorremmo avere sempre come stile, come carattere, come modi, come natura propria e che ci appartiene. Queste parole descrivono la persona che vorremmo essere e di cui non ci riesce di averne i tratti, se non qualche pallido riflesso ogni tanto.
Questa è la persona che ci piace. Questa è la persona che ci incanta davvero. Questa è la persona che ci manda in estasi. Questo stile ci seduce anche se ci trova sempre inconcludenti e incapaci. Questo modo di fare ci attira e ci rapisce il cuore anche se ci vede paralizzati da un senso di spontanea rassegnazione che ci convince che tutto questo è impossibile.
Forse queste sono le parole più disattese e nello stesso tempo quelle che conservano un fascino sempre vivo e intramontabile. Un fascino che raggiunge tutti e che riesce a far vibrare le corde più profonde di ogni uomo e di ogni tempo. Questo è quello che vogliamo. Questo è quello che vogliono coloro che ci vivono accanto. Questo è ciò che riconosciamo come la realtà più grande, più vera, più alta, più nobile… questo è ciò che vorremmo vedere nella nostra vita come lo straordinario più bello che ci possa capitare.
Dio non ha smesso di credere che in ciascuno di noi può risplendere di questa bellezza. Speriamo che non capiti neppure a nessuno di noi.