Libertà invalicabile – Lc 12,8-12

Libertà invalicabile – Lc 12,8-12

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

Nel lontano 1995 della mia adolescenza, Massimo Di Cataldo (sconosciuto ai più al giorno d’oggi, e forse anche allora) cantava “siamo nati liberi, liberi come il sole, liberi di decidere se vivere o morire”; questo ritornello mi è tornato in mente leggendo il vangelo di oggi.

Perché mi pare che Gesù dica ai suoi discepoli – e a noi – che siamo assolutamente liberi di credere o non credere in Lui; solo che la nostra libertà non è priva di conseguenze, e Gesù non sarebbe del tutto onesto se non ci dicesse chiaramente che dalle scelte che facciamo dipende il nostro futuro.

Non perché il nostro sia un Dio permaloso e vendicativo, che ci rende pan per focaccia. No. Dio desidera “da morire” la nostra salvezza, ma più ancora ci desidera liberi; per questo non vuole costringerci a camminare seguendo la sua Parola. Solo che, se decidiamo di rinnegarlo, di fare a meno di Lui, poniamo una barriera tra Lui e noi, invalicabile anche per il suo desiderio di salvarci.

E questa barriera non la poniamo tanto coi nostri errori e i nostri tradimenti al suo Amore (Dio sa quanto siamo fragili e non si lascia scoraggiare da questo), ma se “bestemmiamo lo Spirito Santo”, se rifiutiamo di credere in quello stesso Amore; è allora che, con la nostra scelta, gli rendiamo impossibile attirarci a Lui, offrirci la sua misericordia e condurci alla Vita vera.

Abbiamo nelle nostre mani piena libertà. Come decidiamo di usarla?

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