Chiamati dall’amore e mandati per amare – Lc 6,12-16
Avvenne che in quei giorni Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione.
Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli: Simone, che chiamò anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo d’Alfeo, Simone soprannominato Zelota, Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu il traditore.
Per Gesù, la scelta degli apostoli era una decisione importante. Passa tutta la notte in preghiera vivendo un lungo momento di comunione e di confronto col Padre. La materia umana presente in tutto il gruppo dei discepoli è quello che è. Eppure sembra sappia che ‘da grandi’ saranno capaci di svolgere la missione loro affidata. Per ora sono semplici pescatori, esattori delle tasse, rivoluzionari, collaborazionisti con i romani, scalatori di potere, amanti della ricchezza, dubbiosi su tante cose… Quasi tutti poi sono analfabeti. Nessuna informazione presso le autorità civili o presso persone che conoscevano questi individui, nessuna raccomandazione, nessun diploma richiesto…
Li chiama col nome di apostoli (che vuol dire mandati, inviati), e li fa coesistere nonostante le loro enormi differenze di vita vissuta, di esperienze attraversate e di aspettative future. Resteranno diversi, a volte opposti tra loro, incapaci tutti di capire Gesù, fino al momento del dono della sua vita. Poi, quando finalmente capiranno che Gesù faceva sul serio, quando lo stesso Spirito del Maestro li coprirà con i suoi doni, allora da discepoli diventeranno coraggiosi testimoni.
Noi, chiamati alla vita, chiamati al Battesimo dal Padre dell’Amore, siamo ulteriormente scelti per passare da ‘studenti uditori’, a realizzatori concreti del Regno, passando oltre le diversità di chi incontriamo. Amando senza tener conto di documenti di identità, di situazioni familiari e di stati sociali, senza tenere conto di titoli, di colore della pelle, e perfino del Dio in cui si crede. Ogni Dio infatti ama e invita all’amore. Se quei dodici sono riusciti a capire che l’amore faceva delle loro differenze dei doni per servire e non per dividere, perché anche noi non potremmo riuscirci?
Un pensiero su “Chiamati dall’amore e mandati per amare – Lc 6,12-16”
Lo hai detto tu. Loro non avevano titoli, documenti, cultura, noi invece diamo importanza solo a titoli, cultura, identità, colore della pelle, razza etc, ma non vediamo oltre.