La noia – Lc 13,31-35

La noia – Lc 13,31-35

In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».
Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”».

Alcuni mesi fa mi è stata offerta l’opportunità di incontrare i ragazzi delle classi quarte e quinte di un istituto scolastico superiore della mia città. Tema dell’incontro era “Il disagio e le dipendenze degli adolescenti”. In genere questi appuntamenti sono molto apprezzati dagli studenti perché offrono loro l’opportunità di non fare lezione. Mi aspettavo quindi un atteggiamento scanzonato da parte loro e, invece, con mia grande meraviglia, i ragazzi ascoltavano con interesse e partecipavano attivamente al confronto. Il mio stupore è aumentato quando hanno iniziato a parlare dei loro problemi evidenziando in particolare che a rendere la loro vita sbiadita è la noia, la fatica a trovare orizzonti nuovi capaci di riaccendere la voglia di vita viva.

Dal vangelo di oggi pare che Gesù non avesse questo problema; Egli sa dove andare e cosa fare ogni giorno. Il suo non è attivismo, ma desiderio di portare a termine a tutti i costi il suo cammino verso Gerusalemme, perché è lì che renderà evidente come non mai nella storia la passione di Dio per ogni uomo.

Ci sono dei traguardi nella vita celebrati in pompa magna che agli occhi di Dio – e, a sentire i ragazzi, anche ai loro – sono blocchi di partenza dai quali non ci si è mai staccati, ma dei quali ci si è stancati. A inchiodarci al nastro di partenza è sempre Erode che, con le sue minacce di toglierci la vita, ci vuole lasciare quella del “salva te stesso”, quella in cui si pensa a sé, si continua a vivacchiare, magari affermati, ma, in fondo in fondo, continuamente irrequieti e in fuga dalla noia.

2 pensieri riguardo “La noia – Lc 13,31-35

  1. SODDISFATTA DI QUESTA ORGANIZZAZIONE SPERO DI RICEVERE SISTEMATICAMENTE PER MAIL ALMENO LE REGISTRAZIONI CHE UTILIZZO COME CATECHESI

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