
Versetto trentuno – Mc 8,27-33
In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».
Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.
E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.
Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Perché non ti sei fermato al versetto trenta? Avrei custodito e diffuso la professione di fede di Pietro. «Tu sei il Cristo». Questo doveva bastare.
E invece no, tu sei andato oltre. E in quell’oltre sbatto sul trentuno. Quel versetto mi fa male.
Soffrire. Essere rifiutato. Venire ucciso. E dopo, solo dopo, risorgere. Mi hanno detto che tutto ciò è per me, perché credevi e credi, ancora oggi, che ne valga la pena. Io valgo la pena, la tua pena. Me lo ripetono spesso e anch’io me lo ridico, soprattutto quando il nuovo giorno grida al sole che sorge la vita che non risorge. Io valgo la pena. Ma se valgo la pena perché continuo ad essere in pena? Forse perché come Pietro mi scandalizza, dopo il versetto trentuno, venirti dietro e vederti consumare per chi io non sopporto, per chi disprezzo, per quelli per i quali io non verserei nemmeno una goccia del mio sangue, anzi è il loro il sangue che vorrei vedere scorrere. Tu dici che anche loro valgono la tua pena. E questo mi dà pena perché capisco che, pur stando dietro a te, il mio cuore è lontano da te.