
Difficilissimo – Mc 7,7-12
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono!
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».
Eppure sembrano cose semplicissime. Possibili a tutti. Che non presentano difficoltà particolari. Ma in realtà sono azioni che non ci vengono così naturali. Anzi a volte ci sembrano impossibili. Se la nostra vita vive all’ombra della rassegnazione non ci muoveremo facilmente. Se il nostro cuore nutre il sospetto, forte e sicuro, che la vita è matrigna, che toglie tutto, senza sconti e senza chiederti il permesso, e non dà nulla, se non qualcosa con il contagocce, chiedere sembrerà perdente in partenza. Se siamo orgogliosi e superbi ci risulterà ancora più difficile. Ci apparirà un modo di fare che ci umilia e offende la nostra grandezza.
Insomma chiedere ci sembra una vergogna. Prendere o addirittura rubare ci viene molto più naturale. E più facile costruire un pozzo in Africa che chiedere un bicchiere d’acqua a chi ci siede accanto.
Eppure ci sono momenti dolorosi e drammatici nella vita in cui l’unica cosa sensata che possiamo fare è chiedere. La più naturale, la più semplice, la più bella. Eppure la più difficile. Chi si allena nella vita “a chiedere” farà esperienza della delicata presenza dei fratelli che viaggiano con noi e della tenerissima provvidenza del Padre che fa crescere i fiori nel campo, fa sorgere il sole, manda la pioggia e riempie la nostra vita di infinite attenzioni che ci sfuggono.