Il segreto per la felicità – Lc 11,27-28

Il segreto per la felicità – Lc 11,27-28

In quel tempo, mentre Gesù parlava, una donna dalla folla alzò la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato!».
Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano!».

Che cos’è la felicità? Una condizione a cui tutti aspiriamo, ma che è così difficile da definire… il vocabolario Treccani dice che la felicità è lo “stato e sentimento di chi è felice”, vale a dire chi “si sente pienamente soddisfatto nei propri desideri, ha lo spirito sereno, non turbato da dolori”.

Questo chiarisce il termine fino ad un certo punto, perché per prima cosa è evidentemente un concetto molto relativo: ognuno di noi ha desideri diversi e quindi identifica la propria felicità con qualcosa di diverso dagli altri e la insegue per strade tutte sue. Poi è un concetto mutevole, perché di solito i desideri cambiano nel corso della vita. E che dire poi dell’assenza di dolori a cui sarebbe necessariamente legata la felicità? Ma quando mai si può dire di essere senza alcun tipo di dolore, se non per periodi brevi (a volte tristemente brevissimi) della propria vita, mentre il resto del tempo è disseminato di piccole o grandi sofferenze?

A volte ho pensato che la felicità sia qualcosa di così evanescente e sfuggente da essere, in realtà, solo un’illusione…

Mi ha fatto ricredere, però, l’incontro con persone che sono palesemente felici e il cui unico segreto pare essere quello di aver deciso di prendere sul serio l’indicazione di Gesù del vangelo di oggi: trovare la propria felicità nell’ascoltare la parola di Dio e osservarla. Il ché non significa – lo sappiamo bene – rispettare una serie di regole, ma costruire giorno per giorno la relazione con Lui, Verbo del Padre, e, riconoscendo la bellezza di questa relazione, lasciarsi plasmare e guidare.

Le persone che ho in mente non sono super-eroi, ma persone normali, che ogni giorno lottano con le proprie fragilità e affrontano le mille piccole e grandi difficoltà della vita. Allora penso che, se ha funzionato per loro, può funzionare anche per me!

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