
Nascondino – Mc 7,24-30
In quel tempo, Gesù andò nella regione di Tiro. Entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse, ma non poté restare nascosto. Una donna, la cui figlioletta era posseduta da uno spirito impuro, appena seppe di lui, andò e si gettò ai suoi piedi. Questa donna era di lingua greca e di origine siro-fenicia.
Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia. Ed egli le rispondeva: «Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli». Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia».
Tornata a casa sua, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n’era andato.
È troppo bella per passarci oltre. C’è questa espressione che incanta: «non poté restare nascosto». È tanto bella quanto vera. Sei tanto grande Signore che nulla ti può nascondere, niente può coprire la tua grandezza, la tua provvidenza, la tua presenza, la tua bellezza, la tua voce… Chi può occultare la tua gloria? Come recita bene un salmo potremmo domandarci: «dove andare lontano dal tuo spirito, dove fuggire dalla tua presenza? Se salgo in cielo, là tu sei, se scendo negli inferi, eccoti. Se prendo le ali dell’aurora per abitare all’estremità del mare, anche là mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra. Se dico “almeno l’oscurità mi copra, e intorno a me sia la notte”, nemmeno le tenebre per te sono oscure, e la notte è chiara come il giorno; per te le tenebre sono luce» (Sal 138).
Niente ti può nascondere a noi e nemmeno noi possiamo nasconderci a te.
Eppure Signore, quante volte sembri così lontano, così assente, così silenzioso che ci assale l’angoscia e la tentazione di credere che la vita sia un orribile e bruttissimo scherzo. Sembri così lontano che avvertiamo una solitudine inconsolabile e che nessuno può saziare; sembri così assente che la storia nella quale ci troviamo sembra un inferno e non c’è nessuna ragione che ci può convincere del contrario; sembri così nascosto che nessun legame ci consola e nessuna gioia arriva felice ma tutto sembra assurdo e ci sentiamo orfani.
Anche se niente ti può nascondere e ci sei davanti come una montagna non diventare sordo al nostro grido! Ascolta il grido di chi insiste; di chi non ha più voce; di chi, stanco, rischia di non farlo più; di chi lo fa per altri; di chi è allo stremo; di chi non lo fa più con la voce; di ogni figlio e di ogni “cane”… perché prima o poi ogni uomo grida. E lo farà quando Tu, pur non potendo rimanere nascosto, gli sembrerai assente.