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Oltre il meglio di noi – Mc 8,34-9,1
In quel tempo, convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro:
«Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.
Infatti quale vantaggio c’è che un uomo guadagni il mondo intero e perda la propria vita? Che cosa potrebbe dare un uomo in cambio della propria vita?
Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell’uomo si vergognerà di lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi».
Diceva loro: «In verità io vi dico: vi sono alcuni, qui presenti, che non morranno prima di aver visto giungere il regno di Dio nella sua potenza».
Il Vangelo presenta la sequela di Gesù in tre passaggi.
Anzitutto e profondamente, seguire Gesù è un esercizio della libertà personale di fronte a una proposta che invita a scegliere: «Se qualcuno vuole venire dietro a me». Perché la libertà è il presupposto dell’amore, sia offerto che corrisposto.
Poi, il «rinnegare sé stessi», che non significa buttarsi via né essere inautentici, ma desiderare e volere che la propria vita assuma la «forma» di quella del Maestro, ovvero si ispiri profondamente alla sua logica, al suo modo di vivere l’umanità. Sempre ricordando che questa possibilità va ben oltre il meglio dei nostri sforzi di imitazione, essendo il frutto dell’accoglienza di un dono che rende possibile l’umanamente impossibile (consegnare la propria vita per altri, senza misura)
E, infine, il paradosso che ne scaturisce: «chi vuole salvare la propria vita, la perderà». Impegnare tempo ed energie a «salvare» la propria vita – come se dipendesse da noi – esprime in radice il timore di perderci e quindi la paura della morte come ultimo approdo delle possibilità umane. La scoperta di essere salvati – perché la vita è già riscattata dalla Pasqua di Gesù – apre a spazi impensabili di libertà autentica e di pace, che consentono di consegnare la vita per il vangelo.