Uscire di scena
Nel brano che ascolteremo domenica prossima, seconda del Tempo Ordinario (Gv 1,35-42), Giovanni Battista fa qualcosa di eroico che ci restituisce la dimensione più compiuta e felice della realtà umana: vedendo passare Gesù lo riconosce come incarnazione della presenza di Dio, il segno di una salvezza attesa e sperata, che non esita a indicare ai suoi discepoli perché lo seguano. Chi oggi, avendo a disposizione una qualche forma di influenza e potere su qualcuno, sarebbe disposto a perderla pur di…