Sfogliato da
Categoria: Una parola in più

A volte una parola in più è qualcosa di importante, che dà un po’ più di luce alla nostra quotidianità.

Ogni giovedì proviamo a condividere una riflessione, un approfondimento sulla realtà attuale, su pagine di cronaca recenti, su un costume contemporaneo, alla luce del vangelo della domenica successiva.

Pensiamo che riflettere insieme possa essere un’arma potente, un modo intelligente, alternativo all’opposizione muro-contro-muro o all’accettazione a-critica di ciò che accade.

A volte basta una parola in più.

Il seme della speranza

Il seme della speranza

Gli uomini hanno la tendenza a muoversi dalle cose grandi e appariscenti a quelle più piccole e insignificanti. Spesso però accade che di fronte alle manifestazioni imperiose del grande e potente si finisca per dimenticare ciò che è piccolo e marginale. Proprio in questi giorni, nel nostro paese, si sta celebrando l’incontro dei grandi della terra, il cosiddetto G7, incontro dei capi di stato dei paesi più ricchi e potenti, così almeno pare. Se, in effetti, i dati economici dicono…

Leggi tutto Leggi tutto

Fuori di sé

Fuori di sé

Gesù è «fuori di sé», dice il vangelo di Marco in questa X domenica del tempo ordinario anno B (Mc 3,20-35); è veramente fuori di sé, ma non come intendono i suoi parenti che non capiscono: Gesù è completamente dedicato agli altri, la sua vita è tutta in uscita, tutta offerta e messa a disposizione di chi lo cerca, tanto da non avere più neppure il tempo di mangiare. Chi lo vede non capisce, non capisce come sia possibile mettere…

Leggi tutto Leggi tutto

Il pane e il vino

Il pane e il vino

Il pane buono e il frutto della vite che richiama una festa senza fine: questi i segni che Gesù lascia ai suoi parlando del suo corpo offerto e del suo sangue versato per i molti che vorranno accoglierli e condividerli. Questo il racconto che ci propone il vangelo di Marco in questa domenica del Corpo e Sangue di Cristo (Mc 14,12-16.22-26). Il contesto è quello dell’ultima cena, un contesto di benedizione e di festa, il momento più bello per poter…

Leggi tutto Leggi tutto

Il grande allenatore

Il grande allenatore

Così come era iniziato, si conclude il vangelo di Matteo: il brano scelto per questa solennità della Santissima Trinità (Mt 28,16-20) ci ricorda che l’Emmanuele, il dio con noi, lo sarà per sempre, fino alla fine del mondo. La vita di Gesù non è stata una parentesi nella storia, qualcosa di bello ma che si è concluso. La vita di Gesù, la sua morte e resurrezione, sono la conferma dell’amore di Dio per l’umanità: la via di accesso perché a…

Leggi tutto Leggi tutto

Il dono dello Spirito

Il dono dello Spirito

Domenica di Pentecoste. Con la solennità che celebra la discesa dello Spirito Santo abbiamo l’opportunità di riflettere sul fatto che se non ci fosse questo dono ai credenti la chiesa non esisterebbe. Il Vangelo di questo anno B è un collage di alcuni versetti presi dai capitoli 15 e 16 di Giovanni (Gv 15,26-27; 16,12-15): Gesù parla della funzione dello Spirito e del suo ruolo nella relazione con il Padre. É lo Spirito a portare consolazione; è lo Spirito a…

Leggi tutto Leggi tutto

Serpenti tra le mani

Serpenti tra le mani

Il brano finale del vangelo di Marco che ci viene presentato in questa domenica in cui la chiesa celebra la solennità dell’Ascensione (Anno B, Mc 16,15-20), parte da un invio e si conclude con una conferma: gli Undici vengono mandati a portare la Parola a ogni creatura, perché la salvezza non è realtà che riguarda solo gli uomini, ma proposta che, attraverso l’umanità, arriva all’intera creazione, mentre il Signore, proprio perché riprende il suo posto accanto al Padre, continua ad…

Leggi tutto Leggi tutto

L’onestà dell’amicizia

L’onestà dell’amicizia

«Nessuno è un’isola: quando si distrugge il volto dell’altro, si dissolve anche il nostro, specialmente nell’era di interconnessione globale in cui viviamo. Se affondiamo, affonderemo insieme, nella stessa barca». È una riflessione destinata a restare, quella che il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, ha pronunciato giovedì all’università Lateranense.«Quanto sta avvenendo in Terra Santa è una tragedia senza precedenti. Oltre alla gravità del contesto militare e politico, sempre più deteriorato, si sta deteriorando anche il contesto religioso e sociale. Il…

Leggi tutto Leggi tutto

Potatura

Potatura

Al centro del vangelo di questa quinta domenica di Pasqua, anno B (Gv 15,1-8), troviamo l’immagine della vite e dei tralci. Al cuore del discorso di saluto ai suoi, Gesù nell’ultima cena, offre una visione di come dovrà strutturarsi la relazione con lui. Rimanere in lui vuol dire non solo accogliere la sua parola, vuol dire anche accettare che questa parola eserciti un’azione di potatura che, come per i tralci innestati alla vite, è necessaria affinché la pianta porti più…

Leggi tutto Leggi tutto

Pastore

Pastore

Domenica del buon Pastore: quarta domenica del tempo di Pasqua (Anno b, Gv 10,11-18). Dobbiamo liberare l’immagine del pastore da un’idea romantica e poetica che non trova corrispondenza nell’intento evangelico. Se Gesù ha sentito il bisogno di aggiungere un aggettivo (bello/buono) alla figura del pastore è proprio perché normalmente i pastori non erano né belli, né buoni; erano più simili alla figura del mercenario che, visto arrivare il pericolo, preferisce mettere in salvo se stesso piuttosto che proteggere il gregge…

Leggi tutto Leggi tutto

Help!

Help!

Le azioni che il Risorto compie, nel racconto dell’apparizione riportato da Luca nel brano della Terza domenica di Pasqua anno B (Lc 24,35-48), sono molto concrete e tutte volte a dimostrare la continuità di identità tra colui che è stato crocifisso e colui che ora si presenta agli occhi increduli dei suoi discepoli. Dopo aver salutato attraverso il dono della pace, invita a guardare mani e piedi dove risultano ben visibili i segni dei chiodi. Di fronte allo stupore e…

Leggi tutto Leggi tutto

0Shares